Bg e diario di Andy Quackenbush

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Top   Top
     
    .
    Avatar

    When he looks at me, the way he looks at me. He does not know what I lack or how I am incomplete. He sees me for what I am, as I am.

    Group
    Member
    Posts
    802
    Location
    Kepler 452-b

    Status
    "Io non sono niente, io sono come il silenzio, sono il sale della terra...
    Tutto è perduto e rimango qui in questa interminabile attesa, aspettando un tacito miracolo che possa cambiare il corso del destino, ma nulla cambierà mai e io non ne posso più di vivere così."


    Con questo pensiero che martella nella testa Andy prende il coltello che tiene nella borsa avvolto in un panno, avevo scelto una radura per morire, erano gli ultimi giorni di settembre un leggero vento muoveva le fronde dei alberi e lui era li seduto sotto una vecchia quercia, sopra, nuvole grige di pioggia coprivano il vasto cielo al giungere del tramonto. Ci sono cose che nella vita nessuno può scegliere. Ma Andy voleva scegliere almeno come morire, dato che non aveva avuto scelta quando l'avevano portato alla vita.
    Nessuno li aveva chiesto se era quello che voleva davvero, avevano scelto per lui.

    Li trema la mano, ha paura, ma è stanco, stanco di abitare in quel corpo che odiava. Quelle carni e quelle ossa deboli. Avvicinò la lama ai polsi prese un profondo respiro, era una cosa che aveva già fatto aveva tagliato più di una volta quella dannata pelle, ma mai in via definitiva, quello era un viaggio a sola andata, "ciao, ciao, mondo vai a farti fottere", mentre sente il cuore battergli sempre più veloce, il sudore della pelle, la mente che grida di non farlo, di non fare del male al suo stesso corpo.
    Ma Andy non ha nulla da perdere, la malattia lo sta consumando, se almeno avesse qualcuno che li fosse accanto ora, che lo amasse così come è, che lo accettasse, che lo facesse sentire speciale.
    Ma non è cosi, non sarà mai così per quel giovane uomo perchè lui a fatto della solitudine un manto impenetrabile.
    Alla fine ogni essere umano nel profondo sente il bisogno di sentirsi amato è normale. Ma tutti sappiamo che la vita anche se meravigliosa è una bestia crudele, non esistono vie di mezzo per lei, c'è chi ha fortuna e chi no.
    Semplicemente Andy era nato sfortunato. Non era colpa sua, non era colpa dei genitori che l'avevano messo al mondo ma mai compreso, nemmeno del destino. Era andata così, è la vita.

    Si taglia uno dei polsi, il primo è un taglio superficiale anche se dopo un secondo la pelle si apre rivelando la carne, stringe i denti dal dolore, è tutta la vita che soffre, un pò di dolore in più non l'avrebbe fermato. Prende coraggio, perchè per uccidersi ci vuole coraggio, a volte più di quanto ci voglia per vivere.
    Andy non è un codardo, ha paura, ma nella sua vita ne ha affrontate tante forse meno di tanti ma molte di più di molti e questo basta. è abbastanza per dagli la forza di camminare verso l'ultimo e misterioso viaggio. Taglia se stesso, Il sangue inizia a fuori uscire a ogni battito del suo cuore, che batte sempre più veloce in quel mare di emozioni che lo investe.
    Cerca di prendere il coltello con L'altra mano quella con il polso tagliato. Ma il coltello li cade, cazzo questo non è un film, è la vita reale, nessuno può riuscire a impugnare qualcosa con il tendine reciso. L'arma li cade dalle mani, lui rimane li così come ipnotizzato dal suo stesso sangue che lentamente cola sull'erba e poi viene assorbito dalla terra.
    Tutto torna sempre all'origine così è sempre stato e così sempre sarà, ma non quel giorno, non per Andy.

    Mentre muore, mentre da il suo ultimo saluto al mondo, mentre dice fottiti anche al suo corpo malato, mentre davanti a lui si apre l'ultimo sentiero. Ripensa a tutto quello che non ha mai fatto e non farà mai, quasi per prendersi gioco di lui, a punirlo e a mostrarli la verità delle cose. La sua mente lo riporta alla prima donna che ha amato, ai suoi baci, al calore delle sue labbra sulla sua carne, ripensa a quanto l'ha amata più di qualunque cosa, molto più di se stesso.
    Ripensa alla prima volta che ha fatto con lei l'amore e si ricorda quando pensò che in quel momento se fosse morto abbracciato a lei, sarebbe morto felice, che idiota, anche mentre muori si dice i tuoi pensieri sono pensieri idioti, ma non riesce fermarli e cerca di rimettere insieme il volto nella sua testa sempre più confusa cerca di rivedere i suoi occhi verdi, di sentire i suoi soffici capelli castani, ricorda quando si dissero ci ameremo per sempre, ma poi lei se ne è andata svanita come tutte le cose belle, nulla è destinato a durare, le cose belle sono cose fragili e Andy non si illude, non si è mai illuso solo quella volta e poi mai più.
    Non si è mai sentito meritevole dell'amore di qualcuno.
    Ma una voce li dice: se sei stato amato una volta saresti potuto essere amato di nuovo anche così, anche se tu odi te stesso. Ma ora non potrai mai saperlo.
    La voce della coscienza continua:
    Quello che sei diventato, hai scelto tu di esserlo, forse non hai scelto di essere malato, ma ai scelto tu di respingere il mondo. Sei tu l'artefice dei tuoi mali. Sei tu l'unico vero distruttore di te stesso.

    Piange senza comprenderne a pieno il motivo, si porta la mano al volto sporcandolo del suo sangue.
    Per un istante per solo un momento, si pente e così si dice: "forse se avrei aspettato, la grande ruota della fortuna avrebbe.." poi sospira.. "é giusto così si dice doveva andare così non si vive di speranze." e fa ricadere la mano.

    Ma si sbaglia.. Come attirata dai suoi rimpianti dai suoi amori e dal suo dolore una nebbia inizia a inondare la radura, una leggera pioggia inizia cadere sulle foglie dei alberi. Proprio prima di svenire Andy vede tante piccole luci diafane e capisce che sono occhi, occhi spettrali che nella nebbia lo guardano quasi a giudicare la sua esistenza e il suo gesto, quelle luci si muovono come se ad averne possesso sono milioni e milioni di anime, fredde, maligne, immensamente infinite, e in quel momento, in quell'ultimo istante prima che l'oblio lo prenda a s'è mormora "oh merda"..
    Perchè capisce che la sua vita non è finita.. Ancora una volta la vita a scelto per lui..
    La nebbia si tende, si apre, come un dolce e amorevole abbraccio lo salva dalla morte, prendendolo a sè come ha fatto con tanti prima e come farà molte volte ancora.
    Per portarlo tra i suoi simili, tra i suoi fratelli, nella terra di Raveloft.



    Carattere e fisico di Andy:

    L'uomo è una persona calma, un pò svampita all'apparenza, ma è molto acuto e intelligente e ha una forte volontà d'animo che li permette di affrontare con logica anche le situazioni più critiche. Non ama la violenza e non è un combattente. In presenza di estranei e chiuso e timido. Spesso cerca di evitare il contatto con le persone, diffidente di natura non è facile potergli essere simpatico, ma se uno ci riesce sà anche rivelarsi una persona di animo nobile, con cui si può scherzare e ci si può fidare.
    Ama gli animali e stare in mezzo alla natura. Non è credente.

    Il suo fisico è stato colpito da una malattia incurabile che lo sta portando a una morte prematura se la malattia farà il suo normale corso al raggiungimento dei 30 massimo 35 anni i suoi polmoni collasseranno portandolo all'arresto cardiaco.
    Lui ne è ben consapevole. I sintomi più evidenti sono il continuo dolore alle ossa, la pelle molto calda come se avesse sempre alcune linee di febbre ed infine la tosse persistente a volte sotto sforzo anche con piccole tracce di sangue. Infine il suo corpo è molto magro.

    L'uomo è anche un autolesionista, nei momenti in cui è veramente arrabbiato con sè stesso incide delle ferite su suo corpo. Questa pratica tende a farlo stare meglio psicologicamente di fronte alla sua condizione.

    Lavoro ed abilità:

    L'uomo fin da piccolo a mostrato di avere il tocco della trama e quindi di poter diventare un potente stregone, però fino ad ora le sue abilità non sono mai state affinate e sono rimaste silenti utili solo per alcuni giochi di prestigio.
    Andy è un erborista, tutto ciò che ha appreso è da suo padre che gli ha insegnato riconoscere le erbe nei boschi è in grado di creare unguenti curativi, quanto anche potenti veleni. Gli unguenti che usa per se stesso gli danno la possibilità di alleviare i sintomi della sua malattia.



    Edited by erase. - 23/4/2015, 23:49
    Attached Image
    raven_zps3fc1d431

     
    .
  2.     Top   Top
     
    .
    Avatar

    When he looks at me, the way he looks at me. He does not know what I lack or how I am incomplete. He sees me for what I am, as I am.

    Group
    Member
    Posts
    802
    Location
    Kepler 452-b

    Status
    Risveglio:

    Ma che cazzo.. ma dove mi trovo? Mi sono risvegliato in una radura, ma non è la radura dove sono morto.
    Ma io sono morto? e se sono morto questo è l'aldilà?
    è quel posto dove i dei accolgono gli umani defunti?
    Bella merda davvero..altro che campi rigogliosi e donne senza veli ovunque, qui mi hanno mentito.
    Meno male che non ho mai creduto alle fandonie dei sacerdoti, tutti succhia soldi con le loro donazioni di qui donazioni di l'ha.
    ma non divaghiamo qui vedo pioggia, sento umidità, e poi sta nebbia ovunque. Sento anche dei strani rumore nel profondo della foresta spero vivamente che non siano mostri o peggio non morti, non sopporto quelle cose che camminano mi ricordano troppo la morte. La mia.
    Eppure sono vivo. Il dolore che prova il mio corpo ne è la prova. Sono vivo e questo è il mio corpo.
    I tagli sulle mie braccia sono i miei e quelli che mi sono fatto per uccidermi ora sono due segni rossi sul mio braccio sinistro, strano sembra quasi un marchio ma perchè? che senso ha tutto questo?...
    Ma prima delle risposte devo mantenere la calma. Ho ancora qui con me il vecchio zaino di mio padre, con erbe e unguenti. Dovrei a tirare avanti almeno per un pò di tempo.
    La fauna qui è diversa della mia, temo di essere molto lontano da casa. Quella nebbia, sò solo che deve essere stata quella nebbia. Ovunque sono è meglio che inizi a incamminarmi per trovare un paese e chiedere informazioni. Spero solo che capiscano la mia lingua. Andiamo verso la civiltà.. Mi sento quasi un esploratore. penserò al suicidio più avanti.


    Edited by erase. - 24/4/2015, 04:23
     
    .
  3.     Top   Top
     
    .
    Avatar

    When he looks at me, the way he looks at me. He does not know what I lack or how I am incomplete. He sees me for what I am, as I am.

    Group
    Member
    Posts
    802
    Location
    Kepler 452-b

    Status
    Soggiorno:

    Barovia, è questo il nome del paese in cui la foresta si aperta davanti a me. Sembra che il paese si stia riprendendo da una qualche tipo di catastrofe, forse una guerra, alcuni edifici sono stati date alle fiamme e sono in via di ristrutturazione. La gente mi ha dato solo il tempo di un occhiata, sembrano persone abituate a vedere forestieri. Forse altre persone venute come me? portate dalle nebbie?
    Leggendo la bacheca di ingresso ho compreso che la regione è divisa in diverse città ogni una con il suo piccolo comandante qui chiamato borgomastro. Mentre tutti i paesi sono sotto il dominio del conte Stradh.
    Sembra un tipo di cui stare attento dato che dalle leggi sembra ammazzare chiunque con la minima scusa.
    Forse è il suo hobby. Meglio cercare di fare il bravo.. A parte gli scherzi qui vogliono pure risparmi la fatica di suicidarmi...
    Stranamente riesco a leggere le insegne come anche gli annunci..
    Questo mi ha permesso di riuscire a trovare un erboristeria. Mi sono fatto coraggio e ho provato a parlare alla commessa facendogli alcune domande, ho preferito non fare cenno al modo in cui sono giunto qui, questa gente sembra molto impaurita dal soprannaturale.
    Ho comprato anche un libro con alcune ricette di erbe del luogo inizierò a studiarlo.
    Temo che non tornerò più a casa. Ho provato a tornare verso la nebbia. Respirandola mi sono venuti dei forti attacchi di tosse, non penso di essere abbastanza in salute da riuscire ad entrarci. Non mi rimane altro che esplorare questa terra e capire il perchè non sono morto. Non è la speranza che mi spinge, solo la curiosità di capire cosa vuole da me il destino.

    Un piccolo amico:

    Esplorando la foresta ho trovato un piccolo gatto randagio, é un gatto nero, forse per questo stato scacciato dal paese, alcuni lupi lo stavano per divorare, appena in tempo grazie al mio bastone sono riuscito a scacciarli. L'ho preso con me e l'ho chiamato Dahlia come il mio fiore preferito. Proverò a prendermene cura. L'ho messo nello scompartimento davanti del mio zaino. L'animale è piccolo e penso che starà comodo quando non vorrà camminare nelle mie esplorazioni. Sento che diventeremo buoni amici.
    Non sono più solo.
     
    .
2 replies since 23/4/2015, 18:51   88 views
  Share  
.